Il 77 non è poi così lontano. Radio Alice era lì. Il punk era lì. Le idee, le lotte, i morti, le bombe..tutto lì. L'idea. Ieri ho avuto l'ulteriore prova che molti di quella generazione se ne sbatterono altamente i coglioni. Si dichiaravano appartenenti a una "sponda" per moda. Giusto quei due o tre annetti…di militanza da poltrona..dal commento televisivo..dalla "disco"…E questa era militanza? Sono gli stessi che negli anni 80 si sono venduti per il vuoto più globale. E che oggi sopravvivono fra l'ipocrisia e le contraddizioni delle loro stesse idee. Nel giro di poche settimane esaltano e distruggono il salvatore della patria di turno, hanno la soluzione per tutto, sono rispettosi e tolleranti delle altre culture ma rumeni e "terroni" a casa loro, sono quelli che dicono che c'è del marcio in Sicilia ma la nostra regione è sana(!?!?), quelli che hanno nostalgia di un comunismo che non hanno mai conosciuto ma voterebbero Fini, che si guardano le vetrine dei negozi pronti a comprare qualsiasi cosa venga loro offerta per poi dire "la crisi la crisi la crisi la crisi". Sempre la solita litania. E poi la "necessità", la "responsabilità", la "strategia", la "visione globale", il "progressismo", la "meritocrazia". Parole che già di per sé son difficili da utilizzare e spiegare che vengono totalmente svuotate del loro significato dall'abuso che ne viene fatto. 

Anche l'operaio ha imparato il linguaggio della politica.

E se questi hanno fallito, perchè hanno CLAMOROSAMENTE fallito,la mia di generazione non si ritrova in miglior arnese. Ne ho una prova tutti i giorni. Persone che parlano a un tablet ed esclamano, novelli Archimede alle prese con un "eureka", "Guarda!Scrive quello che gli dici!". E altri che commentano chi fa la fila per un cellulare da oltre 700 €,ma se ne sono appena comprati uno. "Tanto con la mia compagnia telefonica, in 3 anni lo pago…"

Allora mi cadono le braccia e mi ritrovo sconfitto. Non sono un esempio di fortissima militanza, ci provo tra mille dubbi ed incertezze. Ma cavoli…di fronte a questo, di fronte a certe scene, viene davvero la voglia di dire "Ma perchè e per chi ci si impegna? Per queste persone?"

 

One Reply to “Sconfitte socio-psicologiche”

  1. Hai riassunto esattamente il mio pensiero attuale.Mi devi un'altra birra anche per questo 😉

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