Griseri d'antan?!

Dura la vita del giornalista oggigiorno!

Che bello qualche decennio fa! Certo, la vita era più scomoda sotto certi aspetti. Non avevamo tutti questi aggeggi per connetterci in Rete ad ogni ora, in ogni dove. Dio, non c'era neanche la Rete in effetti. Però..meno macchine, città più vivibili, il negozietto di alimentari, la gita della domenica.E le partite!? Anche quelle solo di domenica!

Anche fare il proprio mestiere era più facile.

Il giornalista per esempio. Cosa ti serviva in fondo? Un bloc-notes,un lapis e una vecchia Olivetti. Uscivi, osservavi,prendevi appunti, tornavi in ufficio e battevi a macchina il tuo pezzo. Niente di più.

Ora invece è un macello. Dato che i giornali, solitamente quelli a maggior tiratura e quindi di maggior peso, non fanno più informazione e adeguandosi ai tempi si son messi a fare propaganda e diffamazione, se vuoi lavorare come minimo ti servono:

  • Pc con connessione
  • Profilo, meglio se anonimo ma "friendly" su diversi social-network.Più diventi amico di tutti, più puoi "ricavare informazioni" e costruire le notizie.
  • Notepad installato. Di default c'è su tutti i pc. Servirà per fare il copia-incolla degli spezzoni che trovi in giro e montare i fatti.
  • Il numero di cellulare di qualche senatore in maniera che tu possa capire cosa,come e quando lo devi scrivere
  • Un amico in questura (opzionale).
  • Wikipedia

Poi bisogna fare lavoro di gruppo. A volte è comodo perchè non devi essere tu ad osservare i fatti, basta che gli altri due del tuo gruppo ti dicano cosa scrivere. Insomma, devi aver più materiale da ufficio diciamo, ma ottimizzi perchè alla fine non devi praticamente scrivere nulla. Al limite ecco, se vuoi fare il giornalista "d'inchiesta", quello coraggioso insomma,  ritagli qualche commento dei social network e ci metti sopra un bel titolone. Tipo: "Trovata la cura per il cancro, ma i nostaminali son divisi al loro interno".E ci metti anche un hashtag per fare il giovane e dinamico che sa usare Twitter.

Insomma un bel po' di cose da tenere in mente, mica facile!

Beato Biagi che aveva solo il bloc-notes.


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