Wi-Max: asta chiusa a 138 milioni Cifra record per assegnazione licenze Alla nona giornata di rilanci, si è chiusa l’asta per l’assegnazione delle frequenze Wi-Max indetta il Ministero delle Comunicazioni. Secondo quanto si è appreso da fonti industriali, è stata raggiunta la cifra di 138 milioni di euro. Un risultato che supera i livelli toccati per la stessa gara sia in Germania, dove l’assegnazione è avventuta per 60 milioni di euro, che in Francia (100 milioni). L’asta era partita lo scorso 13 febbraio su una base di 45 milioni di euro. Sono state aggiudicate 35 licenze, che avranno una durata di 15 anni e potranno essere rinnovate, ma non potranno essere cedute a terzi senza l’autorizzazione del Ministero, che ha indetto la gara per la diffusione della banda larga su frequenze radio, allo scopo di far navigare in Internet senza fili in tutte le aree del Paese. Telecom Italia, unica big rimasta in gara, dopo gli abbandoni di Wind, Fastweb e Mediaset (che aveva partecipato con Elettronica Industriale) ha vinto in tre macroregioni: Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise; Campania, Puglia, Basilicata e Calabria; Sardegna. Stesso risultato per la milanese E-via (gruppo Retelit), che si è aggiudicata le aree Lombardia, Bolzano e Trento; Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Toscana; Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Marche. Fra le protagoniste anche la piccola società umbra AriAdsl che, forte del sostegno del finanziere israeliano Davidi Gilo, si è aggiudicata, rilanciando fino a 45 milioni di euro totali, una licenza in ognuna delle sette macroaree regionali in cui era stato suddiviso il territorio nazionale. Oltre alle 14 licenze macro (2 per ogni area), il ministero ha messo in palio anche 21 diritti d’uso a carattere regionale-provinciale, destinati dal bando ”a concorrenti che non dispongono di licenze Umts” e da cui era quindi esclusa Telecom Italia. Ad aggiudicarseli sono state varie società locali come Brennercom, che ha speso 760 mila euro per la provincia di Bolzano, Tourist Ferry-Boat in Sicilia, o il consorzio guidato da Ribes in Valle d’Aosta.

Come si vede(e come al solito) siamo molto diversi da Germania e Francia..anzi, il timore che tutto andasse nelle mani delle Solite 4 c’era..ne è rimasta 1..la Telecom, che può sempre subbappaltare qualcosina alle altre 3..poi c’è la Retelit, quella sotto cui siam finit noi..azienda mica piccola…che tra un consigliere e l’altro c’ha dei legami un pò strani..basta vedere QUA (colgo pure l’occasione per sponsorizzare quel sito:MAPPE DEL POTERE, dove uno può sbizzarrirsi e giocar eun pò sui consigli di amministrazione per vedere come non esistono gli schiramenti politici, neanche quelli estremi..tutti hanno affari con tutti..e quando dico tutti, vuol dire proprio tutti..altro motivo per non recarsi alle urne), per cui grazie Gentiloni(e PD e Sinistra Arcobaleno per aver fatto una battaglia cos’ violenta, strenua e implacabile al conflitto di interessi.
Altra cosa…accidenti…il prezzo d’asta è salito di parecchio…mm..domanda:come fa un’azienda che ha vinto ad ammortizzare i costi dell’asta???Già esatto…lo farà esattamente in quel modo…sarà allora che le piccole aziende probabilmente lasceranno, Telecom recupererà ed entreranno le altre 3..al solito…

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