Per dirla alla Liga: "E la Casa del Vento è sempre lei!". A livello di contenuti e a livello musicale non si smentisce. Esce allora questo cd, se vogliamo una sorta di "concept" dedicato al mondo del lavoro di ieri e al mondo del lavoro di oggi. Non mi stupisce più ormai il fatto che un gruppo così non sia un pò di più sotto i riflettori, ed è anche giusto in fondo. Faccio un esempio: se si mette un personaggio da Radio o Tv qualunque a citare il mondo del lavoro, questo viene subito portato in trionfo, perchè ha "osato" parlare, citare, far conoscere ciò che è ben noto. E porta ascolti e pubblicità. Per carità, è anche giusto così, si tratta ala fine di vendere dei prodotti. Se lo fa un gruppo che si barcamena fra il lavoro di ciascuno dei componenti da anni passa totalmente inosservato..perchè quegli elementi probabilmente sanno davvero cos’è il mondo del lavoro oggi. E perchè assieme al lavoro c’è l’Idea, e nel loro caso molto probabilmente anche il ricordo.

Così esce questo cd, Articolo Uno, nel giorno della Liberazione. Ma non si trova nei negozi, per ora. Deve prima piacere a chi autorizza la distribuzione…un pò paradossale. Lo si trova ai loro banchetti, e se avete la fortuna di vedere un loro concerto(fortuna perchè il discorso Live è uguale al discorso Cd…ovvero chi fa da sè…) prendete al volo questo cd. Se già conoscete la Casa, sapete che tipo di musiche e melodie vi aspettano, in quelle son sempre loro. Ma occhio ai testi delle canzoni. Se molto spesso la Casa si è contraddistinta per la serietà dei testi(spesso chiamata pesantezza da alcuni), stavolta sappiate che avete di fronte dei testi ancora più toccanti. Parole come mattoni in testa. Parlo ad esempio di Figlia Mia o L’ultima cosa. Ma si sorride di speranza di fronte a una cover ben riuscita, Redemption Song, o si ride di gusto alle parole di Ascanio Celestini(che dice una gran cosa).

Un grazie quindi alla Regione Toscana e alla Provincia di Arezzo(comprensiva dei suoi comuni) che hanno prodotto questo cd, sintomo di un territorio con delle radici ben solide(mi scappa da ridere se penso all’Emilia..).

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