Oggi è il turno di Stefano Dorigo, scrittore NoTav.

L'essere NoTav è ormai una colpa agli occhi dello Stato, delle FF.OO. e di coloro i quali del Tav hanno sentito parlare solamente tra la pastasciutta e la bistecca.

Essendo una colpa questo "modo d'essere" deve essere perseguito dalla Legge ad ogni costo.

In questo caso con uno dei fogli di via valido per i Comuni della Val Susa distribuiti con tanta generosità nelle ultime settimane.

A questo link si può trovare l'articolo di Stefano riguardo ciò che gli sta accadendo.

A parte la vicenda personale dello scrittore cos'è che salta subito agli occhi leggendo l'articolo? I seguenti estratti:

  • Comincia lo spettacolo che vede contrapporsi Carabinieri e Polizia di stato per la consegna della notifica, con noi in impotenti spettatori.

    Si cerca di fare di tutto per rendere effettiva la consegna dell’atto alla caserma di Susa: al maresciallo non piace l’idea di scortarmi fino alla questura di Torino. Ma la Polizia insiste: devono notificare loro l’atto. Si mette di mezzo anche il capitano dei Carabinieri di Susa, il quale però riesce solo a trattare per una mediazione: la consegna avverrà alla questura di Rivoli. Una via di mezzo tra Torino e il comune dove mi hanno fermato. Susa.

    Lungo il tragitto il maresciallo si confida.

    Non ne posso più di questa valle. Per fortuna che non dobbiamo andare fino a Torino, ma poi anche tu… ma chi te lo ha fatto fare di avvicinarti all’auto? Non te ne potevi stare tranquillo ad aspettare più in là? Ora dobbiamo gestirci tutto questo casino. Poi sembri un bravo ragazzo: non ha la faccia da testa di cazzo…


  • Risulta che insieme ad altri facinorosi manifestatamene appartenenti all’area di contestazione o anarco-insurrezionalista o marxista-disobbendiente, nelle prime ore del 24 corrente luglio prendevo quel famoso treno per Bussoleno. Si dice in più che prima che il treno entrasse in stazione, gli occupanti ne arrestavano la corsa mediante l’azionamento del freno di emergenza. Io mi ricordavo che a fermare il treno, e ad impedire che ripartisse, fossero centinaia di poliziotti che gradivano la nostra compagnia in stazione.

    Mi si accusa di campeggiare in luoghi dalla dubbia fama e scegliermi compagni di viaggio poco raccomandabili e che questo, unito al fatto che nei paesi indicati nel foglio di via, non svolgo alcuna stabile attività lavorativa, non ho residenza, o legami famigliari o nessun interesse dichiarato rilevante, fa di me una persona pericolosa per la società.


  • Se si tiene conto di questi fatti, la faccenda risulta chiara. Sono pericoloso, pericolosissimo. Perché un ragazzo che lancia pietre loro se lo riescono a gestire, non sanno invece gestirsi chi invece scrive di chi tira le pietre. A lui non puoi sparare lacrimogeni o puntarlo con l’idrante quando è sotto le reti: uno scrittore non è facilmente identificabile come uno con una videocamera o una macchina fotografica in mano.


Ricapitolando: il clima è teso e non per il movimento NoTav. Forse anche chi esegue quotidianamente degli ordini inizia a capire l'inutilità nel presidiare militarmente un cantiere e forse anche l'inutilità dell'opera stessa. Non solo, si evince come i mezzi per censurare l'informazione libera della valle siano all'ordine del giorno. Solo i giornali di editori con i "dindini" o di proprietà di un partito politico che ha da guadagnarci in tutta questa vicenda possono fare "informazione". Ma ancora più importante dal mio punto di vista, e credo ciò rappresenti un crimine a tutti gli effetti, in un Atto ufficiale si riportano e certificano delle BALLE, solamente delle BALLE.

A fermare quel treno furono le FF.OO. e credo addirittura che in un qualche articolo di giornale questa cosa sia stata anche riportata, evidenziando come sempre l'encomiabile sforzo nell'identificare tutti gli occupanti del treno, NoTav e pendolari regolari. Non penso che a qualcuno dei manifestanti sia venuto in mente: "Guarda, la Polizia in Stazione! Dai, fermiamo il treno, cosi ci fermano tutti!Yeeeeeeah!". E oltre le balle la beffa: non si sa su quale non riportato giudizio o parametro, il Signor Stefano Dorigo frequenta gente poco raccomandabile, campeggia in luoghi dalla dubbia fama e oltre tutto è un potenziale pericolo per la società perchè si reca in luoghi dove non è residente, non lavora e non ha alcun particolare interesse (doppiamente falso, sta scrivendo un libro, nonchè una tesi su questa grande opera inutile). Non male come motivazioni.

E quel giorno, è bene ricordarlo, veniva fatto passare alla chetichella, un treno di scorie nucleari per i territori della Val Susa, con la speranza che nessuno se ne accorgesse. Alla faccia dell'ambientalismo ipocrita del PD piemontese.

Ecco il punto a cui siamo arrivati: per screditare il movimento e colpire i singoli individui si inventano delle sacrosante balle che vanno a finire su un Atto Ufficiale della Repubblica. 

Ma..la Costituzione, i diritti del cittadino..nel cesso?

Finisco però con questo articolo. Io non sono un esperto di diritto, anzi, non ne so proprio nulla. Però, questa sentenza potrebbe invalidare un Foglio di Via come quello descritto?




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