End of File. Fine trasmissioni in linguaggio nerd.

E' quello che si scatena nella mia testa quando mi confronto con la realtà quotidiana dei miei coetanei. E' una cosa che mi impongo. Cerco di non ascoltare, di non captare, perché vorrei intervenire..ma non saprei neanche da dove.E' come maneggiare della merda a mani nude…da dove la potresti afferrare in fondo?

Una strip di Lupo Alberto di qualche anno fa mostrava il signor Enrico La Talpa che si adoperava per una guerra contro l'imbecillità. Armato di scolapasta in testa e spadino di legno fendeva l'aria contro il nemico invisibile ma sempre presente. Alle sue spalle Mosè il cane, Alcide il maiale, Alfredo il tacchino e Glicerina la papera che si sovrapponevano nel parlare degli allora temi d'attualità con estrema superficialità, con la stessa arroganza di chi la sa lunga, con la stessa rapidità con cui si beve un caffè. Classiche chiacchiere di come dovrebbe andare il mondo, fatte magari davanti alla macchinetta del caffè.Ognuno dice la sua, ognuno la sa più lunga degli altri. Su qualsiasi argomento. Che sia l'energia nucleare, la partita di freccette, la musica, la geo-politica, l'economia internazionale, il vestito di marca che va di moda.

Cosa ho sempre visto in questa vignetta.

Primo. L'esatta rappresentazione della realtà. Avevo appena 12 anni quando l'avrò letta la prima volta a già riuscivo a fare un raffronto con la realtà. Oggi mi viene in mente praticamente ogni giorno.

Secondo.Che non stiamo progredendo. Che chiamiamo progresso il nozionismo e lo sfruttamento dell'intelletto. Che crediamo di avanzare, ma in realtà stiamo entrando lentamente in una fase oscura.

Terzo.La mancanza di spirito di approfondimento da parte delle persone. E' una generalizzazione. Ma oggi più che mai, con cellulari dell'ultima generazione e con la diffusione dell'informazione "a pillole", le persone non vogliono assolutamente affrontare da capo a piedi un discorso. Citano, e basta. E la citazione fa male, rimane lì inossidabile. Dura da schiodare perfino con un discorso ben articolato. Specie se si cita un giornale fra i più letti o un sito dei più visti. Se lo dicono* loro allora è cosi e basta.

Quarto.Enrico La Talpa alla fine viene sconfitto. E cosi mi sento io.

Cosi le giornate passano tra la battuta sulle tendenze sessuali non ammesse, un evergreen degli uffici di tutta Italia, il discorso sulla "crisi" affrontato con dei telefoni da 500 € in mano, la soluzione della crisi, perché sì, ognuno ha la soluzione della "crisi" e  sarebbe facilissima, basterebbe eliminare ogni servizio sociale a favore della produzione (tutto ha un costo) e avventure sessuali,che anzi, sono pure fantasie, avute. Poi ovviamente la catalogazione. Sei un notav, un alternativo, un violento, un anarchico, un contestatore. Parole detta senza saperne il significato, perché ovviamente, l'ignoranza fra queste persone è a dir poco dilagante.  "Ah tu faresti cosi", "Ah tu faresti cosà". Tutti sanno cosa faresti. Strano, in un periodo in cui nemmeno io so cosa fare, sentirmelo dire da chi di me non sa assolutamente nulla e vive di futilità proprie delle quali non so che farmene. Così, trattenendo una serie di facili insulti, accenni un sorriso. Creato dalla profonda PENA che queste persone ti suscitano. Perché hai sia la voglia di bastonarli, sia la voglia di scuoterli e di far vedere ciò che per te è evidente e lampante.

Sono grigi, ecco la verità. Se penso ai miei amici, alle persone e alle situazioni vissute negli anni vedo i colori. Questi ambienti sembrano invece tutti grigi, spenti, atoni, sfocati, persi, pallidi, flebili.

Cosa rimane di una giornata quindi.

Nulla.

Questa è un' umanità che sta perdendo la coscienza della sua stessa natura.

Nessuno vuole che si facciano discorsi sull'Anarchia, sulla solidarietà fra popolazioni, sull'equità dei mercati. Per carità. Ma almeno la curiosità personale, l'interesse e la passione per ciò che ci circonda. Per cosa si vivrebbe altrimenti? Per comprare e vendere? Chi divide il mondo fra produttore e consumatore è uno che ha scambiato la proprio vita per una corsa all'acquisto. Direi che ci sia di più e che l'arco di tempo che ci è concesso debba essere utilizzato diversamente. E' una frase fatta anche questa se si vuole, ma diamine, di fronte a certi discorsi quale può essere la reazione.

Stiamo perdendo. Ecco la verità. Quindi per chi resistere. Poi mi vengono di nuovo in mente gli amici, le situazioni vissute e ancora di più quelle che ancora dovrò vivere, il viaggio da fare, le persone da incontrare e che chissà..magari anche un piccolo ratto a cui insegnare che il mondo, sebben difficile da capire, è un bel posto dove stare.

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