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"Quanto ci fanno ridere quelli che vanno dietro a Salvini. Un politico che si presenta come il nuovo che avanza, ma che dal 1993 campa sulle spalle degli italiani prima come consigliere comunale a Milano e poi come parlamentare ed eurodeputato. Il suo partito, la Lega Nord, ha governato per anni con Silvio Berlusconi, ha quindi approvato l'ingresso dell'Italia nell'euro, quello stesso euro che Salvini dice di non volere ma che intasca regolarmente in abbondanza ogni mese come parlamentare europeo. Ma quelli che ci fanno letteralmente sbellicare dalle risate sono i suoi sostenitori meridionali, perché ben quaranta miliardi di euro destinati dalla UE alle regioni meridionali sono stati utilizzati per gli scopi più bizzarri: dal finanziamento per le compagnie di navigazione sul lago di Como; alle multe degli allevatori padani per le quote latte; passando per gli sconti benzina agli automobilisti di Val d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Trentino Alto Adige; le infrastrutture e i trasporti; il Mose di Venezia e l'Expo di Milano. Poi a un certo punto Salvini mette da parte il noto «mamma che puzza scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani» e invece di mettere sotto accusa se stesso e la classe politica a cui appartiene, trova il capro espiatorio dei 2,50 euro al giorno per i rifugiati richiedenti asilo, ergendosi a difensore di tutti gli italiani, sì, pure di quelli che fino a ieri considerava terroni e palla al piede dell'Italia. È proprio questo il problema del nostro paese: non abbiamo memoria e dimenticandoci che il partito di questo signore ha governato per oltre dieci anni, gli affidiamo le speranze per il futuro. Intanto lui ringrazia e si mette in tasca oltre 150mila euro all'anno, alla faccia dei poveri, dei pensionati e dei migranti, che vengono aizzati gli uni contro gli altri. Noi però vogliamo ricordarti così, Salvini, quello di prima il nord!"

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