Torno sul luogo del crimine lanciandomi in una recensione. Se mi fermo a pensare un secondo era tanto tempo che non ne facevo una…probabilmente perchè ultimamente lavori interessanti ne ho sentiti veramente pochi.

Dunque…ehm ehm…

L'asino e il fiore. L'asino e il fiore sono Kurry (Luca Caroli) e Ciappi (Alberto Bruschi). Resta da capire quale sia l'asino e quale sia il fiore fra i due…un buon compromesso può essere che sono fiori quanto basta..e asini altrettanto.

Hanno fatto un cd: Il libro delle cose belle. Se si vuole approfondire hanno un bellissimo sito molto colorato.

Colorate sono anche le loro canzoni. Premetto che come sempre se mi trovo a parlare di un disco lo faccio assolutamente da profano. Lo faccio parlandone da amante perchè questo suscita alla fine la musica nell'uomo. Amore. Rabbioso, dolce, passionale, delicato. Ma sempre di amore si tratta. Se la musica non riesce a scatenare nulla…beh..può essere anche ben "suonata", ma vale proprio poco.

E soprattutto scrivo "a braccio", lasciandomi guidare un po' dalle emozioni.

Prima cosa: non bisogna farsi fregare. Appena uno prende in mano il cd la prima cosa che pensa è "Cazzo..se è colorato questo CD". Legge i titoli e magari pensa anche al solito gruppo frikkettone che si troverà sempre la strada sbarrata dai Soliti Noti della scena musicale italiana. 

Errato! Va ascoltato il cd, perchè anche se solamente in due Kurry e Ciappi tirano su una piccola orchestra itinerante che passa dall'armonica di Dylan, alle ritmiche Manouche, allo spirito di Jannacci per arrivare anche a far riaffiorare le melodia del trio Di Meola,De Lucia, McLaughlin. E' lo fanno suonando tutto ciò che è accordabile o percuotibile. Non siete di fronte a degli sprovveduti ma a due ragazzi che si son fatti le ossa in lungo e in largo in Romagna.

Seconda cosa: spesso e volentieri chi vuol trasmettere un messaggio con le proprie canzoni diventa "bolso" e "pesante" se questo messaggio parla di pace,di anarchia e di libertà. O scade nella retorica. Non è il caso de "Il libro delle cose belle". Può essere l'11 novembre, ma se inserite questo cd nello stereo e vi mettete comodi sentite un vento estivo che ha una gran voglia di scuotere le persone e un calore che riesce a quietarvi l'animo come neanche vi aspettavate.

Terza cosa: le canzoni stesse. Per ragioni personali mi inchino davanti alla versione di "Gorizia" e alla sua intro. Conosco bene Kurry e vedo la passione con cui la canta ogni volta. Poi "La società", ottima visione sul mondo attuale e che con un synth, un basso e una batteria sarebbe un ottima canzone prog. "Un giro intorno al sole" ha un piglio alla Reinhardt, dove le strofe di Kurry e il kazoo aggiungono la dovuta triste ironia. Da non perdere la cover de "Il Disertore" di Boris Vian, da sempre uno dei migliori inni pacifisti. La title track, "Il libro delle cose belle" è una dolce ballata guidata da uno slide che vi porterà a una curiosa Ghost Track. Da non perdere anche "2 giugno 2009", "Stella di Natale" e "Scuse".

Quarta cosa: l'attenzione al mondo che ci circonda. Il disco è CO2 free e se lo acquistate un euro andrà all'associazione Onlus "Smile Africa" e un altro al Comitato cittadino per l'handicap di Alfonsine. Tutto il CD è praticamente prodotto in casa, registrazione, copertine, loghi, disegni, sito ufficiale. Coerenza innanzitutto quindi. Kurry  e Ciappi non scherzano mica.

Io lo consiglio vivamente, poi "fate vobis" come sempre.


Il libro delle cose belle

La società

Gorizia

2 giugno 2009

Stella di Natale

Scuse

Un giro intorno al Sole

Il disertore

Il libro delle cose belle

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